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domenica, 26 febbraio 2017
BANCHE ITALIANE PIU` RESISTENTI, NOMURA PREFERISCE INTESA
Le grandi banche europee stanno attraversando un momento difficile, che potrebbe però essere superato attraverso politiche aziendali più efficaci. E` questo il parere degli analisti di Nomura, che hanno osservato come gli istituti europei abbiano un Core Tier 1 in media all`8,9%, sotto quindi al livello stabilito da Basilea III.
Oltre al problema riguardante le esigenze di capitale del settore bancario in un momento di grave recessione dell`eurozona, l`altro grande rischio per gli istituti del Vecchio Continente è rappresentato da una possibile uscita della Grecia dall`euro, il cui costo sarebbe però gestibile a detta degli esperti. A fronte di questa possibilità "ci aspettiamo una risposta forte della politica, che potrebbe essere un catalizzatore per i mercati azionari", hanno spiegato gli analisti.
Se la risposta politica dovesse poi comportare ricapitalizzazioni per le banche questo sarebbe positivo per i mercati azionari, meno per i titoli bancari. Nonostante la preferenza del broker vada agli istituti di credito in Asia, Svizzera e Scandinavia, le banche europee scontano già una combinazione di recessione e di rischio di frammentazione della zona euro. Scongiurate queste due possibilità ci sarebbe il potenziale per una buona performance guidata dalle banche più rischiose del continente, così come è già avvenuto a gennaio 2012.
Tra gli istituti europei Intesa Sanpaolo merita però un`analisi più approfondita. Il titolo è da comprare secondo Nomura, che ha il rating buy e il target price di 1,7 euro a fronte della quotazione di chiusura di ieri di 1,01 euro. Intesa potrebbe infatti affrontare un vero e proprio rally se adottasse una politica più convincente in risposta alla crisi, affermano gli esperti.
Tra i paesi periferici gli analisti continuano a essere più ottimisti sull’Italia grazie anche all`impegno del governo italiano. Il broker stima per Intesa Sanpaolo un Core Tier 1 ratio al 9,5% a fine 2012 contando un aumento di capitale, il che significa che l’istituto è un gradino più in alto rispetto alle altre banche dell`Europa continentale. A parte il capitale il bilancio della società mostra una solida posizione di liquidità, con un rapporto prestiti/depositi al 134%.
A differenza di altre banche Intesa ha già messo a punto un programma di riduzione dell`organico e la fusione per incorporazione di enti locali potrebbe dare ancora più spinta alla ristrutturazione. Poiché i bassi interessi sono generalmente ostili per le banche italiane, "ci aspettiamo che la redditività di Intesa sia protetta dalla sua politica di copertura sui depositi", hanno concluso gli esperti, che si aspettano una buona visibilità sul dividendo di fine anno.
Tutela&Protezione opera su tutto il territorio nazionale al fianco aziende e privati nella gestione del credito insoluto e nel supporto alla ristrutturazione debitoria.
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